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Egitto, uccisi 19 miliziani e 3 capi di Ansar Bayt al-Maqdis nel Sinai

Nuovo colpo del Cairo dopo l’uccisione dell’assalitore del check point vicino al Monastero di Santa Caterina
In Egitto prosegue la dura risposta del governo contro Isis. L’aeronautica del Cairo ha condotto una serie di raid contro una postazione dei jihadisti nella zona nord del Sinai. Il bilancio è stata la morte di 19 miliziani e di 3 leader Daesh. Si tratta di un alto comandante di Ansar Bayt al-Maqdis, del capo del comitato legislativo del gruppo e del responsabile per gli interrogatori. Sembra che questi stessero tenendo una riunione segreta e che i membri dello Stato Islamico eliminati fossero la loro scorta. Solo ieri è stata annunciata l’uccisione nel Sinai meridionale del terrorista che ha condotto l’attacco contro il check point della sicurezza egiziana, presso il Monastero di Santa Caterina, costato la vita di un agente e il ferimento di altri 3. L’uomo era riuscito a fuggire dalla zona dell’aggressione, ma è stato braccato e scovato dall’intelligence nella regione di el-Sabia.
Come è avvenuto l’attacco al Monastero di Santa Caterina
Il jihadista ucciso, che sembra fosse membro di Isis, faceva parte di un commando, che ha aperto il fuoco sui poliziotti da una posizione rialzata. Questi hanno risposto al fuoco e messo in fuga gli aggressori, alcuni dei quali hanno anche abbandonato armi e munizioni in loco. A quel punto è stato lanciato l’allarme e gli investigatori si sono messi sulle tracce dei miliziani Daesh. Parallelamente, lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco tramite il suo organo di propaganda, Amaq. La sparatoria a Santa Caterina è solo l’ultimo della lunga serie di attacchi condotti dagli estremisti in Egitto. Tra questi ci sono anche gli attentati suicidi a due chiese cristiane, che hanno portato Papa Francesco a visitare la settimana prossima il paese per lanciare un segnale forte. Le due azioni sono state rivendicate da Ansar Bayt al-Maqdis, che però ha stretto un’alleanza con Isil nel 2014.
Al via il coprifuoco nel Sinai. Obiettivo: ridurre la capacità di movimento di Isis
L’Egitto ha reagito a questa nuova ondata di attacchi di Isis con una dura campagna militare nel Sinai. Inoltre, ha imposto il coprifuoco nella regione. In particolare nella zona tra Tal Rafah fino alla montagna Al-Halal, passando per Al-Ouga. Lo ha annunciato il primo ministro Sherif Ismail. Il provvedimento sarà in vigore dalle 19:00 di pomeriggio fino alle 06:00 del mattino seguente. L’unica eccezion è Al-Arish e la International Road, in cui comincerà all’una di notte e durerà fino alle 05:00 del giorno dopo. L’obiettivo è limitare la capacità di movimento del Daesh nell’area, che solitamente si sposta di notte, cercando di portare allo scoperto i miliziani. L’iniziativa si somma allo stato di emergenza di 3 mesi, proclamato dopo gli attacchi dello Stato Islamico alle 2 chiese a Tantra e ad Alessandria la Domenica delle Palme. Questi hanno causato la morte di 46 persone e il ferimento di oltre 170.