skip to Main Content

Cresce la famiglia delle Forze Speciali Italiane, 12 nuovi Baschi Verdi per il GOI

La famiglia del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare Italiana accoglie 12 nuovi membri

Il Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare Italiana si arricchisce di 12 nuovi operatori. Il 18 gennaio 2019, presso il Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN) della Forza Armata a La Spezia, si svolgerà la cerimonia di conferimento dei brevetti da Incursore agli allievi del corso Ordinario 2018, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Valter Girardelli. I neo Incursori si sono addestrati per circa un anno, superando quattro distinte fasi, per giungere alla meta: il brevetto. Peraltro, grazie alla possibilità offerta dal concorso per Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), numerosi giovani hanno potuto tentare l’impresa. Finora, infatti, le selezioni erano aperte solo a Ufficiali, Marescialli, Sergenti o nel ruolo Truppa in Servizio permanente, e al personale volontario in ferma prefissata (VFP4) che non avesse superato il terzo anno di ferma alla data di inizio del corso.

Il GOI dalla Decima Flottiglia Mas (XMas) fino a oggi

I 12 neo incursori del GOI riceveranno in occasione della cerimonia l’ambito basco verde ed entreranno a far parte delle forze speciali della Marina Militare. Il Gruppo, considerato tra i migliori al mondo tanto che i Navy SEALS USA vengono ad addestrarsi regolarmente con gli operatori italiani, trae le sue origini dalla Decima Flottiglia Mas. La XMas nella Seconda Guerra Mondiale con le sue azioni riuscì ad affondare o danneggiare gravemente naviglio da guerra nemico per 72.190 tonnellate e mercantile per 130.572 tonnellate. Successivamente, fu uno dei reparti d’elite, impegnati nella lotta al terrorismo nazionale e internazionale (vedi il caso dell’Achille Lauro con il team Torre). Inoltre, dall’11 settembre del 2001, il GOI è presente in tutte le missioni all’estero italiane e multinazionali. Dall’Iraq all’Afghanistan, passando per Libano, Kosovo e altri teatri. Assistendo anche le forze di sicurezza di altri paesi attraverso attività addestrative e d’intelligence.

   

Gli Incursori della Marina Militare Italiana sono Forze Speciali. Non solo in ambito militare, ma anche in quello civile, sportivo e del volontariato

L’unicità del GOI si vede anche nelle competizioni sportive civili e militari, a cui gli Incursori partecipano da sempre. Dai campionati di tiro a segno a quelli di bob a due e a quattro negli anni ’60 e ’70, fino alle ultime gare ICASD (International Concentration for Advanced Sniping). Ottenendo, peraltro, ottimi piazzamenti se non la vittoria. Inoltre, il COMSUBIN opera a sostegno della popolazione in missioni sul territorio nazionale. Dalla bonifica di residuati bellici al supporto alla protezione civile. Non mancano nemmeno missioni “speciali”, come le immersioni coi ragazzi diversamente abili, che avvengono con cadenza annuale. La prima peculiarità per il GOI è, comunque, quella di essere parte delle Forze Speciali (FS) italiane. Insieme al Nono Reggimento Col Moschin dell’Esercito, al 17Esimo Stormo dell’Aeronautica Militare e al GIS dei Carabinieri. Che ha valso agli operatori della Marina Militare 170 medaglie e 4 croci di cavaliere individuali nella storia del reparto.

Photo Credits: Marina Militare Italiana

Back To Top