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Africa, si conclude la missione anti-pirateria della Nato in Somalia

Terminata operazione Ocean Shield. L’Alleanza Atlantica, comunque continuerà a monitorare la situazione. È pronta a intervenire di nuovo se necessario.

Si è conclusa ufficialmente la missione Nato Ocean Shield contro la pirateria al largo della Somalia. Le navi e gli aerei dell’Alleanza Atlantica hanno pattugliatole acque del Corno d’Africa dal 2009, come parte di uno sforzo internazionale nella lotta contro la criminalità in mare. Questo è stato incrementato dopo il picco di sequestri di navi commerciali da parte dei pirati, che ha coinvolto dozzine di imbarcazioni in un anno. Gli equipaggi, inoltre, erano tenuti in ostaggio per mesi e liberati solo dopo il pagamento di un riscatto. Invece, dal 2012 non si è registrato più nessun dirottamento o atto criminale. Ciò grazie a Ocean Shield e alle altre missioni. Da quella Ue, Atalanta, alla Combined Task Force 151 Usa, fino ai contributi navali indipendenti come quello cinese, giapponese e sud coreano. Questi assetti hanno fornito protezione a navi e territorio marittimo.

La Nato: L’operazione ha garantito la sicurezza di una delle più importanti rotte marittime

“L’operazione Ocean Shield è stata un grande successo”. Lo ha affermato il portavoce Nato Oana Lungescu in un comunicato. “ha garantito un contributo essenziale nella lotta alla pirateria a largo delle coste della Somalia – ha proseguito -. Allo stesso tempo, ha garantito che una delle più importanti rotte marittime fosse sicura”. Nei riguardi del futuro, Lungescu è stata chiara. “Anche se l’operazione si conqlude qui, la Nato continuerà a monitorare attentamente la situazione nella regione. Inoltre – ha concluso -, l’Alleanza è pronta a riprendere l’attività di pattugliamento se ciò sarà necessario”. Inoltre, le forze Nato, Usa e quelle europee hanno attaccato le stesse navi dei pirati, arrestandone molti che poi sono stati processati dalle rispettive autorità nazionali.

Le altre operazioni navali della Nato in corso

La Nato, oltre a quella in Somalia, ha diverse operazioni navali in tutto il mondo. A ottobre del 2016 “Sea Guardian” ha cominciato a fornire supporto alla maritime situational awareness, alla lotta contro il terrorismo e alla capacity-building nel Mediterraneo. Le attività, peraltro, su decisione degli Alleati potrebbero essere estese a diversi settori: dal garantire la libertà di navigazione nell’area al portare avanti missione d’interdizione e di protezione delle infrastrutture critiche. Inoltre, la Nato fornisce assistenza all’Agenzie Ue per la protezione dei confini (Frontex) e agli sforzi fatti da Grecia e Turchia per affrontare le ondate migratorie nell’Egeo.

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