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Africa, la pirateria torna protagonista nel Golfo di Guinea

La pirateria è di nuovo protagonista nel Golfo di Guinea. Praesidium International rileva l’attacco a un’altra petroliera: la Success 9. L’escalation è trainata dalla guerra Ucraina-Russia e dalla crisi umanitaria nell’area
Un nuovo abbordaggio di una petroliera a largo della Costa D’Avorio conferma che nel Golfo di Guinea è tornata la pirateria. L’agenzia Praesidium International, come riporta The Maritime Executive, ha rilevato l’attacco, identificando la vittima come la Success 9, battente bandiera di Singapore. La nave è la seconda a essere presa di mira in pochi giorni nel quadrante. L’altra era la Monjasa Reformer, sequestrata il 25 marzo davanti al Congo Brazzaville. La regione negli anni passati è stata spesso al centro di attacchi di questo tipo. Dal 2021, però, la situazione sembrava essersi calmata grazie a una maggiore presenza militare internazionale (la Marina Militare Italiana opera nel quadrante con l’Operazione Gabinia). Non a caso, nel 2023 si erano registrati fino alla fine di marzo solo due episodi analoghi, contro i 26 del 2019. Oggi, però, si concretizzano i timori di un’escalation del fenomeno, generata dal peggioramento della situazione umanitaria nella regione e dalla guerra Ucraina-Russia, che sta obbligando la comunità internazionale a limitare le risorse militari messe a disposizione della lotta alla pirateria e che ha spostato il baricentro dell’attenzione nel Mediterraneo.