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Africa, la Danimarca parteciperà alla Task Force Takuba in Mali

La Danimarca parteciperà alla Task Force Takuba in Mali. Gli operatori delle forze speciali sostituiranno i colleghi svedesi nella guerra allo Stato Islamico e al-Qaeda. Si pone, però, il problema degli elicotteri

La Danimarca invierà 105 soldati nel Sahel, di cui 60 saranno membri delle forze speciali che verranno inquadrati nella Task Force Takuba in Mali. Lo ha deciso il Parlamento di Copenaghen, approvando a larga maggioranza l’impiego dei militari a sostegno dell’operazione Barkhane a guida francese.  La nazione scandinava, peraltro, sta valutando anche se schierare un’equipe medica di chirurghi, elementi per il supporto logistico e un team per la cyber defense. La missione, comunque, comincerà ufficialmente a gennaio del 2022 e avrà una durata iniziale di dodici mesi, estendibile dopo l’ok parlamentare. I commandos danesi dovrebbero sostituire parzialmente 150 colleghi svedesi, la cui missione nella Task Force si concluderà alla fine dell’anno. Al momento, però, non è previsto un loro impegno per quanto riguarda la componente aerea ad ala rotante. Di conseguenza, entro la fine del 2021 si dovrà trovare una soluzione per sostituire i tre Black Hawk UH-60 schierati da Stoccolma.

Copenaghen invia anche una fregata e una task force marittima per combattere la pirateria nel Golfo di Guinea

“Lo Stato Islamico e al-Qaeda stanno cercando di prendere piede nella regione del Sahel – ha denunciato il ministro degli Esteri danese, Jeppe Kofod, commentando l’ok del Parlamento alla missione -. Non devono riuscire a creare un nuovo spazio per il loro mostruoso regime di violenza e terrore. Dovremo combattere contro questo. Pertanto, sono lieto che il governo, con un’ampia maggioranza parlamentare, stia intensificando gli sforzi militari della Danimarca nella regione”. Il Parlamento di Copenaghen, parallelamente, ha anche autorizzato l’invio di una fregata e di una task force marittima nel Golfo di Guinea, a partire da novembre 2021 per un periodo di cinque mesi. La missione sarà combattere la pirateria, fenomeno in continua crescita nella regione. La misura era stata chiesta dal colosso della navigazione Maesrk, che ha recentemente aveva esortato le autorità a costituire una coalizione militare per proteggere la navigazione commerciale nell’area.

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