Il falso documento pdf allegato all’email “PURCHASE ORDER 05-30-2023” contiene un link, da cui si scarica un file tgz con un TAR, al cui interno c’è un exe: il malware.
L’Afghanistan molto presto sarà “solo” contro i talebani

L’Afghanistan molto presto sarà “solo” contro i talebani. Dopo Italia, Germania e Polonia, anche gli Usa si apprestano a completare il disimpegno. Nel Regno Unito, invece, si vota lunedì
L’Afghanistan rimarrà presto “solo” con pochi soldati internazionali che si occuperanno essenzialmente di proteggere le ambasciate. Oltre a Italia e Germania, che hanno appena completato il loro disimpegno militare lasciando scoperto il fianco occidentale del paese asiatico ai talebani, gli Stati Uniti e il Regno Unito si apprestano a fare altrettanto a sud e a est (anche la Polonia ha lasciato la nazione). Gli Usa, infatti, hanno quasi ultimato il loro “disengagement” nell’ambito della missione Resolute Support della NATO. Londra, invece, voterà lunedì se lasciare una piccola presenza (forze speciali e alcuni assetti), oltre ai militari che garantiranno la sicurezza della sede diplomatica. Intanto, ha fatto rientrare la maggior parte delle sue forze dell’operazione Toral, anche se nel silenzio quasi totale a differenza degli altri partner. La paura è che l’Emirato Islamico (IEA) sfrutti il momentum per lanciare un’offensiva in massa e riconquistare il paese.
L’Emirato Islamico (IEA), intanto, attacca le aree lasciate dalle forze internazionali. Solo Kabul rimarrà protetta dai soldati stranieri
I talebani, infatti, stanno già approfittando delle partenze dei contingenti militari internazionali per prendere il controllo di altre aree dell’Afghanistan. La conferma è avvenuta dopo la partenza dei soldati italiani dalla regione ovest. Appena le nostre forze hanno lasciato il quadrante, l’Emirato Islamico ha lanciato un violento attacco per prendere il distretto di Ghorian a Herat e stanno facendo altrettanto in ulteriori province. Finora le truppe di Kabul (ANDSF) sono riuscite a mantenere le difese, ma non potranno farlo a lungo. Hanno risorse limitate e il morale a terra. Non a caso, continuano le diserzioni dei soldati per unirsi allo IEA in tutta la nazione. L’unica città, per il momento, imprendibile rimane Kabul dove sono stati concentrati quasi tutti i militari stranieri, a protezione delle ambasciate e delle infrastrutture critiche come l’aeroporto internazionale (KAIA). Per il resto, il futuro del paese è affidato praticamente in via esclusiva alle sue truppe.