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Afghanistan, i talebani uccidono il nemico numero 1 a Kandahar: il generale Raziq

I talebani si vendicano di un nemico storico in Afghanistan e soprattutto nella provincia di Kandahar: Abdul Raziq. Il generale è stato ucciso in un attacco al termine di un incontro con il governatore di Kandahar e il comandante della missione NATO Resolute Support, rimasto illeso
I talebani in Afghanistan hanno portato a compimento la vendetta contro uno dei loro più acerrimi nemici a Kandahar: il generale Abdul Raziq, a capo della polizia. I miliziani dell’Emirato Islamico (IEA) hanno infatti rivendicato l’attacco (effettuato da un infiltrato del gruppo Abu Dujana) avvenuto poche ore fa presso all’interno del palazzo del governatore provinciale, Zalmai Weesa. Almeno una delle guardie del corpo dell’alto funzionario ha aperto il fuoco sui presenti, uccidendo il capo dell’intelligence (NDS) Abdul Momin Hussain Khe e Raziq. Feriti, invece, il governatore, il comandante della 404 Maiwand Zone Abdul Nabi Elham e tre membri della NATO/Coalizione. Quando è scoppiato il caos, infatti, si era appena concluso un incontro tra le istituzioni locali e il numero uno della missione Resolute Support, il generale Austin Scott Miller, rimasto illeso in quanto si stava già dirigendo verso l’elicottero che lo avrebbe riportato a Kabul.
Sembra che l’obiettivo dell’Emirato Islamico (IEA) fosse proprio Raziq. La guardia del corpo che ha sparato sugli alti ufficiali e funzionari afghani, lo ha fatto quando il generale Miller era già lontano. Ma avrebbe potuto agire prima con facilità
Sembra che il bersaglio dei talebani fosse proprio il generale Raziq. L’attentatore, infatti, nonostante la presenza del comandante della NATO in Afghanistan, ha scelto di aspettare che terminasse l’incontro tra Miller e il governatore e poi è entrato in azione. Invece, se avesse voluto, avrebbe potuto colpire il capo di resolute Support. Segno che era un “affare interno” da regolare e che i colloqui diretti con gli USA hanno stabilito una sorta di tregua. Il capo della polizia, di contro, era odiato dall’Emirato Islamico ed era già scampato diverse volte a tentativi di omicidio. Lui stesso aveva raccontato a Tolo News l’anno scorso, spiegando che avevano provato a ucciderlo 29 volte. Era nel mirino del Network Haqqani, che voleva eliminare la leadership militare a Kandahar, e dei mujaheddin. Questi lo vedevano come una spina nel fianco, che per di più operava in un luogo simbolo: quello in cui erano nati.
Perché il generale Raziq doveva morire
Il generale Abdul Raziq era nato nel distretto afghano di Spin Boldak nel 1979. Odiava profondamente i talebani, in quanto avevano ucciso suo padre e lo zio nel 1994. Tanto che a novembre del 2001 si arruolò nelle forze Achakza, le quali riuscirono a cacciare l’Emirato Islamico da Kandahar. Poi entrò in quelle di sicurezza nazionali, arrivando a diventare il comandante della Guardia di Frontiera (ABP) al confine con il Pakistan (Baluchistan). Infine, nel 2011, fu scelto come capo della Polizia dopo che il suo predecessore, Khan Mahammad Mojayed, era stato ucciso con un’auto bomba. In tutto questo periodo, la sua missione principale è sempre stata quella di combattere i mujaheddin e di cacciarli dalla provincia.
Il Tweet di Resolute Support, che conferma quale fosse l’obiettivo dei talebani