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UK, l’esercitazione Dubbed Information Warrior 17 diventa cyber

Si testano le capacità di risposta ai cyber indicenti in possibili crisi reali

L’Artificial Intelligence (AI) e gli attacchi informatici saranno i protagonisti nella prossima esercitazione militare della Royal Navy UK. Le manovre, chiamate Dubbed Information Warrior 17, si terranno tra marzo e aprile. L’obiettivo è far sì che la forza armata sia preparata ad affrontare le minacce della nuova era. Comprese quelle provenienti dal cyberspazio. In particolare, si testeranno le capacità di risposta agli incidenti cibernetici che potrebbero verificarsi durante una vera crisi. Non si metteranno alla prova solo le difese, ma anche come la Marina sarà capace di agire in maniera attiva grazie alle nuove tecnologie per migliorare le strategie di risposta e il weapons targeting. Inoltre, l’esercitazione servirà per capire come massimizzare l’efficacia e la velocità dei comandi trasmessi dalle ammiraglie alla flotta. Ciò al fine di permettere alle navi di operare per periodi più lunghi e con equipaggi ridotti. Il tutto a beneficio dei costi.

Focus sulla velocizzazione dello scambio di informazioni e sulle difese informatiche

Quanto emerso da Dubbed Information Warrior 17 permetterà anche alla Royal Navy UK di poter studiare come creare un sistema informatico comprensivo. Si punta, infatti, a uno strumento integrato che riesca a far condividere più facilmente le informazioni in ambito flotta tra le unità e il personale. Le manovre saranno l’occasione per testare anche le difese informatiche. Ciò a seguito dei rischi crescenti di cyber attacchi contro le navi e i sottomarini britannici. A preoccupare di più i vertici militari c’è il fatto che gli hacker potrebbero assumere il controllo dei sistemi, in quanto questi sono gestiti da computer. Dalle comunicazioni a quelli di controllo della potenza e della propulsione. Un’aggressione informatica contro uno di loro, renderebbe la nave inerte o fuori controllo.

Si guarda ai cyber attacchi come vantaggi operativi, in uno scenario tecnologico incerto

Ma non c’è solo cyber defence. La Marina UK ritiene necessario sviluppare anche capacità d’attacco in ambito informatico. In questo caso lo scopo è, usando gli stessi strumenti di un potenziale nemico, ottenere un vantaggio operativo. A questo proposito, il colonnello Dan Cheesman dei Royal Marines ha spiegato che “il ritmo e la portata dei cambiamenti tecnologici nel mondo di oggi sono da mozzare il fiato. La Royal Navy non è meno colpita di chiunque altro dalle sfide degli smartphone a basso costo, ma con potenza di calcolo con crittografia di alta qualità. E più è in arrivo Internet di Le cose (IoT) – ha sottolineato l’alto ufficiale -. AI, robotica, automazione e Quantum Computing sono tutte future incertezze Di conseguenza – ha concluso – la Royal Navy, vantando la sua lunga storia di innovazione leader a livello mondiale, si concentra sulle implicazioni per la guerra marittima e dei litoranei nell’era dell’informazione”.

La pagina su Dubbed Information Warrior 17 sul sito della Royal Navy UK

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