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Ucraina, l’invasione della Russia è cominciata con la cyber warfare

L’invasione della Russia in Ucraina è cominciata con un’operazione di cyber warfare. Mosca, usando attacchi ai siti governativi di Kiev come diversivo, ha puntato preventivamente le reti di comando e controllo. Obiettivo: inibire le capacità di difesa e risposta nemiche

L’offensiva della Russia in Ucraina è cominciata ben prima del 24 febbraio, quando le truppe della Federazione sono entrate nel paese vicino. Il primo passo dell’aggressione, come ha confermato il segretario di Stato USA Antony Blinken, è stata una massiccia campagna di cyber warfare. Obiettivo: distruggere le catene di comando e controllo militari e istituzionali della nazione europea per inibire la sua capacità di difesa e di reazione. In questo contesto, oltre alle operazioni di defacement e malware verso siti governativi usate come diversivo, ci sono stati cyber attacchi alle infrastrutture critiche energetiche e alle reti di comunicazioni satellitari. Tra tutte la più importante è quella DDoS che per alcune ore ha bloccato il satellite KA-SAT, usato dal provider Viasat. Ne è convinta anche l’UE. Presumibilmente, Mosca voleva impedire che il nemico riuscisse a identificare le coordinate su cui si muovevano i soldati russi per rendere vane le risposte.

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