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Social Media, boom per le VPN in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina

Boom per le VPN in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Gli esperti di cybersecurity di SafetyDetective: +462% di richieste dal 24 febbraio. Obiettivo: bypassare la censura e la propaganda di Putin

In Russia è boom per le VPN, diventate il principale mezzo per informarsi e comunicare via web, dopo il blocco dei social media da parte di Mosca. Secondo gli esperti di cybersecurity di SafetyDetectives, dal 24 febbraio 2022 si è registrato un incremento del 462% di richieste rispetto all’anno precedente. Obiettivo: bypassare la censura imposta da Vladimir Putin a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Con le VPN, infatti, i cittadini possono accedere a contenitori e servizi altrimenti oscurati in patria, anche se non a tutti. Ciò in quanto il governo aveva già bloccato dal 2017 una lista di siti web, accusati di aver violato la legge. Inoltre, da quella data era stato tolto l’anonimato a chi usava le Virtual Private network. Di conseguenza, collegarsi a contenuti “scomodi” è diventato pericoloso, anche se non impossibile. Resta da capire che cosa accadrà quando la Russia darà l’ulteriore stretta su internet a fine mese.

 

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