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Siria, cyberattack al presidente Assad: “È stato avvelenato”

La notizia, rivelatasi falsa, è stata pubblicata sul sito del ministero delle Informazioni. Nonostante la successiva smentita ha creato il caos

In Siria il governo di Damasco è sotto assedio anche nel cyberspazio. Il ministero delle Informazioni del paese mediorientale è stato vittima di un cyberattack. Lo riporta il Jerusalem Post, in riferimento a un messaggio apparso sulla homepage del dicastero. “C’è stato un tentativo di avvelenare sua eccellenza Bshar Assad – si legge nel testo –. È stato infettato con un virus contagioso e pericoloso. Versa in gravi condizioni. I dottori sono al fianco del presidente, cercando di salvargli la vita”. Si è trattato di un falso messaggio, rimasto però online alcune ore prima che i webmaster riuscissero a toglierlo. Tanto che sia tra la popolazione sia tra i vertici militari e politici si era diffusa forte confusione.

La risposta dei webmaster sull’unico social disponibile: Facebook

Gli amministratori siriani, inoltre, sono stati esclusi dal sistema per ore. Di conseguenza sono riusciti a smentire la falsa notizia solo su Facebook. Sul profilo dell’esecutivo di Damasco hanno scritto che “l’annuncio sul presunto avvelenamento del presidente della Siria, Bashar Assad, è falso. Non ha alcuna base e l’informazione è stata diffusa da un hacker”. Nel frattempo ci sono stati tentativi febbrili di rimuovere il fake. Lunedì 26 novembre, però, il messaggio capeggiava ancora sul sito del ministero dell’Informazione. A questo proposito il quotidiano israeliano ipotizza che la motivazione sia tecnica o che si stia cercando di risalire ai colpevoli.

 

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