L’esca è l’esaurimento dello spazio su iCloud e un regalo di 50 GB. Obiettivo: rubare dati sensibili personali e soldi.
Russia, hackers e creatori malware rischiano fino a 10 anni di carcere

Presentata una proposta di legge, che punisce anche chi non ha partecipato a cyberattacks contro infrastrutture critiche della Federazione.
Gli hacker e i creatori di malware potrebbero essere condannati fino a 10 anni di carcere in Russia. Il governo della Federazione ha presentato una proposta di legge ad hoc: questa prevede pene detentive per gli hacker e i cyber criminali. A patto che creino software malevoli usati per attaccare le infrastrutture critiche del paese. Anche se non hanno effettivamente preso parte alle azioni. Il testo, pubblicato sul sito dell’esecutivo russo, propone emendamenti al Codice penale e a quello di Procedura penale, aggiungendo un nuovo articolo: Influenza illegale sulle infrastrutture critiche della Federazione russa. Nel testo vengono introdotte sanzioni e pene per “atti malevoli”. Inclusa la “creazione e distribuzione di programmi o informazioni. Se questi possono essere usate per distruggere, bloccare o copiare dati dai sistemi” della nazione.
Le sanzioni e pene in dettaglio
Gli hacker che saranno ritenuti colpevoli di aver partecipato a cyberattacchi potranno essere condannati al pagamento di una multa e al carcere. Nel primo caso questa è pari fino a 15.400 dollari e nel secondo a 5 anni di detenzione. Ciò anche se l’intrusione informatica non avrà creato danni. Se però l’attacco cibernetico porterà a conseguenze serie, le pene salgono. Si arriva fino a 10 anni di prigione. Sarà punibile con multe fino a 31.500 dollari, 5 anni di lavori forzati e 6 di carcere chi otterrà accesso autorizzato a dati protetti.
Rivista la dottrina sulla Information Security russa
La proposta è stata stilata dopo la recente revisione della dottrina sulla Information Security della Russia da parte del presidente Vladimir Putin. Questa , come riporta il testo, ha l’obiettivo di “rafforzare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale. Nonché mantenere la stabilità sociale e politica, proteggere i diritti e le libertà umani e civili”. Infine, si propone di “tutelare le infrastrutture cruciali IT”. A proposito della circolazione di dati attraverso le frontiere, il testo è chiaro: “È usata sempre più per obiettivi geopolitici, militari e politici e terroristici al fine di deteriorare la sicurezza internazionale”. Il testo, peraltro, è stato già presentato alla Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, e presto lo sarà anche al Senato.
La proposta di legge anti-Hacker presentata alla Duma (testo in russo)