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Riappaiono gli Shadow Brothers, che regalano online i tool rubati a NSA

Gli Shadow Brothers pubblicano su Medium la password per accedere alle cyber armi NSA

Ricompaiono sul web gli Shadow brothers, gli hacker che hanno attaccato la NSA Usa, sottraendo diverso materiale. Lo riportano diversi media. Il gruppo ha pubblicato un post su Medium in cui rivela la password per decrittare un pacchetto di file, rubati nell’exploit contro la National Security Agency. I criminali informatici prima avevano provato a vendere all’asta i documenti, ma poi hanno rinunciato in quanto questa è andata vuota. Da lì sono scomparsi nell’ombra, per cercare di far perdere le tracce. Formalmente, i tool sono stati messi a disposizione di tutti per protesta contro le politiche del presidente Usa, Donald Trump. In realtà si tratta di un escamotage per rendere il lavoro degli investigatori più difficile. La prima priorità, infatti, è bloccare la possibilità di scaricare e aprire il pacchetto. Ciò al fine di limitare gli effetti che questo potrebbe produrre.

L’obiettivo è deviare l’attenzione degli investigatori, per cercare di scomparire

Parallelamente, NSA dovrà lavorare per risalire a chi è riuscito a decrittare i files e perché lo ha fatto. Secondo diverse indiscrezioni, si tratta di programmi tool tecnologici avanzati, in grado di causare danni seri alle vittime. Contro i quali ci sono contromisure limitate nella migliore delle ipotesi. Perciò c’è poco tempo per prevenire possibili cyber minacce alla sicurezza nazionale Usa e contrastarle di conseguenza. Solo infine, almeno secondo le speranze degli Shadow Brothers, gli investigatori web andranno a caccia della fonte dei files. Nel frattempo, gli hacker potranno coprire le tracce e sparire nuovamente nell’ombra.

Lo pseudo-messaggio politico di sostegno-critica degli Shadow Brothers a Trump

“Gli Shadow Brothers non vogliono che ciò accada a lei, mister Trump – si legge nel post sgrammaticato su Medium -. Vogliamo vedere il suo successo. Vogliamo che l’America sia grande ancora. Non abbiamo tutte le informazioni interne che ha lei, cose che potrebbero far vedere diversamente ciò che accade nella bolla’. Ma abbiamo un suggerimento – scrivono in relazione alle scelte politiche del presidente, compresa quella di compiere un raid in Siria -. Forse sarebbe il caso che lei facesse un video per spiegare ai suoi elettori e ai supporters che non li ha fregati. Perché da quanto vediamo noi, le cose stanno andando molto male”.

La mossa è un trucco. Gli Shadow Brothers sono criminali informatici, lo dimostrano i fatti

Per gli esperti di cyber security, ovviamente il post è uno specchietto per le allodole, al fine di politicizzare il furto dei files alla NSA. L’obiettivo è sembrare hactivisti in crisi, che tentano il tutto e per tutto per dare una scossa all’amministrazione Trump negli Usa. Ma diversi elementi confermano che si tratta solo di un trucco per prendere tempo. Innanzitutto, finora, gli Shadow Brothers non hanno mai pubblicato messaggi politici; di conseguenza è strano il timing in cui comincino. Inoltre, prima di divulgare quanto sottratto, hanno cercato di venderlo all’asta al miglior offerente su Dark Web. Di conseguenza è solo un maldestro tentativo, effettuato da semplici criminali informatici. Peraltro, con buona probabilità nel momento in cui gli hacker hanno cominciato a sentire la pressione degli investigatori addosso.

 

 

 

 

 

 

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