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I Paesi Baltici puntano sulla cyberdefence regionale e in ambito Nato

Al consiglio dei premier delle 3 nazioni si è stabilito di incrementare la cooperazione su ricerca, training e information sharing.
I Paesi Baltici sviluppano la cooperazione sulla cybersecurity e sulla cyberdefence. Lo riferisce un comunicato congiunto, al termine del consiglio dei primi ministri delle nazioni dell’area. “Gli Stati Baltici hanno lavorato con successo insieme per rafforzare la sicurezza informatica e coordinare le politiche – si legge nel testo -. Inoltre, hanno sostenuto i loro impegni per raggiungere gli obiettivi concordati nella NATO Cyber Defence Pledge”. Ciò è solida base per la costruzione di un separato dominio delle operazioni, legate alla dichiarazione del vertice di Varsavia. “Al fine di garantire una risposta rapida ed efficiente alle sfide alla sicurezza cibernetica che interessano la regione – prosegue la nota -, i Paesi Baltici ribadiscono l’impegno a rafforzare la cooperazione operativa e lo scambio di informazioni”.
Come si evolve la cooperazione sulla cyberdefence e cybersecurity
Per incrementare la cooperazione ci saranno una serie di azioni. Più ricerca sulla sicurezza informatica, consultazioni annuali di esperti, formazione sulla cybersecurity ed esercitazioni sulla cyberdefence. I Paesi Baltici, “considerano ciò di vitale importanza per lo sviluppo delle capacità per contrastare le minacce informatiche”. Inoltre “per rafforzare la sicurezza informatica delle infrastrutture critiche”. I premier dell’area hanno anche “ribadito il sostegno alle attività del NATO Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence (CCDCOE) a Tallinn”. Estonia, Lettonia e Lituania riconoscono anche i benefici “nel coordinare l’adozione e l’attuazione della direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informatici (direttiva NIS). Questo che è un altro strumento per il rafforzamento della sicurezza nazionale e regionale informatica”.
La cooperazione non è solo regionale, ma anche internazionale
I Paesi baltici ribadiscono, infine, il sostegno “al formato cooperazione in corso con gli Stati Uniti”. In particolare “sulla sicurezza informatica nelle infrastrutture energetiche critiche”. Inoltre sottolineano il loro “coinvolgimento attivo” nelle discussioni di alto livello Nordic-Baltic-USA su cybersecurity, cyberdefence e sulle questioni connesse al cyberspazio. A proposito, il CCDCOE ha fornito contributi importanti alla recente esercitazione NATO Cyber Coalition 2016. Lo ha fatto nell’ambito della digital forensic e dell’attribuzione. Le manovre sono state focalizzate in particolare su 2 fronti. Internet of Things (IoT) e leggi internazionali applicabili al cyberspazio. La struttura dell’Alleanza ha come missione incrementare capacità, cooperazione e scambi di informazione tra i paesi NATO e i partner nell’ambito della cyberdefence.