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Cyberdefence, la NATO addestra gli specialisti iracheni

Si è appena concluso un corso ad Ankara, a cui hanno partecipato 16 specialisti del neonato CIRT di Baghdad. La formazione è ad ampio raggio.

La NATO sta addestrando gli esperti di cyberdefence iracheni presso la Middle East Technical University (METU) ad Ankara. L’obiettivo è migliorare le loro capacità tecniche e l’expertise per rafforzare la cybersecurity nazionale di Baghdad. L’ultimo corso, supportato dallo Science for Peace and security (SPS) Programme, si è tenuto dal 21 novembre al 2 dicembre. In particolare le lezioni sono state focalizzate sulle necessità degli amministratori di sistemi e di network dell’Iraq. Vi hanno partecipato 16 civili provenienti dal neo costituito Iraqi Computer Incident Response Team (CIRT). Il programma ha visto sia lezioni teoriche sia esercitazioni pratiche nei laboratori sugli aspetti chiave della sicurezza informatica. Dalla criptoanalisi alla prevenzione del furto di dati, dalla digital forensics avanzata alle valutazioni sulle vulnerabilità.

I partecipanti operano in aree diverse rispetto a quelle in cui sono specializzati

Il corso NATO alla METU di Ankara affronta la cybersecurity e cyberdefence con un approccio ampio. Permette, infatti, ai partecipanti di lavorare su aree differenzi rispetto a quelle in cui sono specializzati. Ciò per far sì che i tecnici siano “meglio equipaggiati” per affrontare qualsiasi tipo di minaccia cibernetica. Alle lezioni, infatti, c’è stato spazio per questioni che vanno dall’awarness al technical knowledge. Il tutto al fine di aumentare la capacità di resilienza dei network nazionali iracheni. Che sia nelle operazioni quotidiane o in caso di attacchi straordinari di grande portata. Gli specialisti del paese mediorientale si sono detti molto soddisfatti del corso. Tanto da chiedere un follow-up che si potrebbe tenere in Turchia o anche in Iraq.

Il corso di cyberdefence era stato chiesto alla NATO dall’Iraq

La formazione mirata su cybersecurity e cyberdefence fa parte del pacchetto di capacity building sulla Difesa (DCB) dello SPS. Questo è stato stabilito dai leader dell’Alleanza in occasione del vertice NATO 2014 in Galles. Peraltro è stato richiesto dallo stesso governo in Iraq. “Il Programma SPS ha reagito rapidamente alla richiesta di Baghdad”, ha detto Deniz Beten, Senior SPS & Partnership Cooperation Advisor, citato in un comunicato della NATO. “Abbiamo istituito il corso per esperti di alto livello, cucito su misura – ha sottolineato -. Questo contribuirà significativamente agli obiettivi strategici dell’Alleanza nel settore del defence capacity-building”. Oltre alla formazione contro le minacce informatiche, lo SPS ha in essere un progetto pluriennale legato al counter-IED. L’iniziativa prevede la formazione di personale specializzato e la distribuzione di equipaggiamenti ad hoc.

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