I ricercatori di cybersecurity di AhnLab: Il malware viene scaricato ed eseguito da un file WSF all’interno di un file compresso, veicolato tramite url nelle email di phishing.
Cybercrime, le aziende italiane del manifatturiero ancora nel mirino

Yoroi ZLab: Le aziende italiane del manifatturiero ancora nel mirino del cybercrime. La campagna NIBBI è dello stesso attore degli attacchi precedenti, da Roma225 a Yakka. Usa il malware Agent Tesla e ha similitudini con l’APT Gorgon, ma non ci sono certezze
Il cybercrime prende ancora di mira le aziende italiane che operano nel settore manifatturiero e automotive a livello globale. Lo hanno scoperto i ricercatori di cyber security di Yoroi-ZLab, che hanno rivelato una nuova campagna di attacchi cibernetici, soprannominata “NIBBI”. L’origine è sempre lo stesso gruppo, responsabile degli incidenti “Roma225” (12/2018), “Hagga” (08/2019), “Mana” (09/2019) e “YAKKA” (01/2020). L’attore malevolo era stato rilevato in primis dagli esperti della UNIT 42 di Palo Alto Networks, nel corso di operazioni su vasta scala contro i settori tecnologico, retail e manifatturiero, nonché contro industrie locali negli Usa, Europa e Asia. Peraltro, ci sono similitudini con l’APT Gorgon, ma a riguardo non sono stati trovati elementi certi di conferma. Ciò che è certo, invece, è l’uso del malware Agent Tesla come payload finale in quanto il codice è sia un info stealer sia uno spyware.