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Cybercrime, la campagna di sextortion a tema EUROPOL si evolve

La campagna di sextortion a tema EUROPOL si evolve. Alle mail, arrivate anche in Italia, ora sono allegate anche foto che simulano falsi atti di citazione per pedopornografia. E’ tutto falso, è una truffa del cybercrime per ricattare le vittime

La campagna di sextortion che usa EUROPOL come esca si evolve: alla mail su una presunta convocazione in relazione a un procedimento, arrivata anche in Italia (scoperta dal ricercatore di cybersecurity e Malware Hunter JAMESWT), ora è allegata anche una foto.

Questa simula una sorta di invito di comparizione da parte dell’istituzione UE in relazione al reato di pedopornografia, causato dalla visione di filmati online. L’utente è quindi invitato a rispondere al messaggio il prima possibile. E’ tutto falso! E’ una truffa del cybercrime per agganciare vittime da ricattare all’infinito, usando come leva la possibilità di bloccare il procedimento dietro al pagamento di una “cauzione”. L’indirizzo del mittente, infatti, appartiene a EUROPOL, ma a un noto corriere. Inoltre, il testo è scritto in un italiano scorretto. A ulteriore conferma della frode, c’è il fatto che siano in circolazione diversi “template” di email e fotografie, scritti in varie lingue.

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