Daesh ha stilato lista di 143 miliziani, ricercati per essere fuggiti dai campi di battaglia. Si uniscono al leader disertore di camp Ghazlani, Abu Osama.
Dublino vuole capire se Washington rispetterà l’intesa, dopo l’ordine di Trump sulla stretta all’immigrazione. A oggi i passeggeri sono considerati interni.
Daesh perde l’aeroporto e la maxi base dell’esercito a nord. La popolazione fornisce elementi importanti su postazioni, numeri e spostamenti dei jihadisti.
Il semplice furto di un tir di tabacco ha originato un black-out su scala nazionale, ancora non risolto, che aggiunge rischi alla già fragile sicurezza.
Si tratta di un tentativo, avvenuto 2 anni fa, che ha coinvolto solo i server di posta elettronica. Non quelli classificati. Le difese lo hanno respinto.
Il Pentagono: Capacità del Daesh al limite. Morale è a terra e niente rinforzi o rifornimenti. Non riesce più nemmeno a rispondere ad attacchi simultanei.
Obiettivo: eliminarli o catturarli per interrogarli. L’ultima azione è avvenuta l’8 gennaio a Deir al-Zour. Daesh non può prevenire o contrastare i raid.
Raqqah: arrestati 16 tra miliziani e capi Daesh dopo uccisione 3 comandanti. Al-Baghdadi dovrà presto fuggire in Siria: prima vuole eliminare i traditori.