Le SDF aumenteranno gli attacchi sulle aree al confine e Ankara risponderà con nuovi raid aerei sul Kurdistan. Intanto, le TAF ricevono munizioni ed equipaggiamenti.
Fonti locali: si schiereranno in città e presso la base della 17esima divisione. Obiettivo: proteggere l’area dalla probabile invasione della Turchia in Kurdistan.
Epicentro delle manovre: la provincia di Diyala lungo il fiume Narin. Obiettivo: neutralizzare le cellule pro-ISIS che operano tra i due paesi, di base ad Hamrin.
Si teme sia il preludio dell’offensiva di terra nel quadrante, preannunciata dalla Turchia. Tutti gli attori coinvolti ammassano rifornimenti e si esercitano alla combat readiness.
Le TAF, dopo uno stop logistico, hanno ripreso i bombardamenti su Aleppo e Hasaka. Le SDF si addestrano con Inherent Resolve. Damasco invia rinforzi, ma attende la Russia.
Tra novembre e dicembre la Quinta Flotta ha intercettato nel Golfo dell’Oman almeno 2 pescherecci carichi di munizioni ed esplosivi, diretti nello Yemen. Le IRGC “disturbano” i nemici.
Baghdad invia rinforzi ed equipaggiamenti per contrastare le crescenti violazioni alla sua sovranità nazionale. Il Kurdistan, invece, riceve aiuti internazionali per la sicurezza.