Lanci di razzi dalla Striscia di Gaza e dal Libano dopo gli scontri alla moschea di al-Aqsa. Lo Stato Ebraico ha due opzioni per fermare l’escalation di Hamas-Hezbollah.
La missione opera in Iraq, Libano, Giordania e Kuwait. Focus su capacity building delle forze armate locali e sulla lotta ai jihadisti pro-ISIS con Inherent Resolve.
L’uomo pianificava attacchi in Europa e aveva sviluppato la leadership dello Stato Islamico. Continua la caccia all’uomo per distruggere la catena di comando IS.
Trovati manifesti di minacce pro-ISIS, attaccati sulle porte delle moschee e sui muri degli edifici a Deir Ezzor. E’ la conferma che il gruppo è sempre più debole.
Sequestrata la petroliera Monjasa Reformer davanti al Congo Brazzaville. L’escalation è trainata dalla guerra Ucraina-Russia e dalla situazione umanitaria nella Regione.
Obiettivo: monitorare i movimenti di Russia e Cina nel quadrante. Si guarda alla Liberia, anche per tenere d’occhio la Guinea Equatoriale e in particolare Bata.
Sono Mavlavi Ziauddin, Abu Omar Afridi e Ustad Salman Tajiki. Al momento, però, non ci sono conferme indipendenti. Invece, entro 6 mesi ISIS-K (ISKP) sarà in grado di colpire all’estero.
Gli hacker pro-Russia offrono ricompense fino a 15.000 dollari per info sulle forze armate di Kiev. L’operazione fa parte delle “Active Measures” di Mosca.