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Difesa, dalla ministeriale Francia-Germania spinte per nuovo caccia e tank

La Francia conferma la prosecuzione dei negoziati con la Germania sullo SCAF (futur système de combat aérien) o FCAS (Future Combat Air Systems)

Avanti tutta con lo SCAF (futur système de combat aérien) o FCAS (Future Combat Air Systems). A garantirlo il ministro della Difesa francese, Florence Parly, che in un tweet ha confermato il prosieguo dei negoziati con la Germania riguardo il sistema da combattimento aereo di sesta generazione, dopo la firma, lo scorso 16 ottobre a Tolosa, di un più ampio accordo sulle esportazioni dei sistemi d’arma sviluppati congiuntamente. “Tappa essenziale – dichiara il ministro – per costruire serenamente un’Europa della difesa ambiziosa”. Nella stessa occasione, la ministeriale franco-tedesca, Parly ha inoltre precisato che un contratto per lanciare un dimostratore dell’NGF (new generation fighter), che costituirà il fulcro del nuovo sistema aereo, sarà firmato a gennaio 2020, per volare entro il 2026. “Questo velivolo e i droni ad esso associato entreranno nelle nostre forze armate nell’orizzonte 2035/2040”.

Ascoltati gli appelli dei partner industriali Dassault e Airbus. Negoziati in corso anche per i due programmi strettamente legati al velivolo, il Main Ground Combat System (MGCS) e l’Eurodrone

Gli annunci fatti in sede di ministeriale – sottolinea la stampa specializzata francese – erano ampiamente attesi dalle industrie coinvolte nel programma: Airbus e il prime contractor del velivolo, Dassault Aviation, in primis, che guardavano soprattutto al lancio dell’NGF (già previsto a giugno, in occasione del salone di Le Bourget) per tenere il passo con i tempi del programma. Negoziati in corso anche per i due programmi strettamente legati al velivolo, il Main Ground Combat System (MGCS) e l’Eurodrone, di cui è Airbus la capofila industriale.  Assieme al caccia, al cui programma partecipa anche la Spagna, questi due elementi definiranno il nuovo sistema da combattimento franco-tedesco. “Le future tecnologie – chiedevano ai rispettivi governi i big dell’industria prima della ministeriale – devono essere sviluppate da subito per essere poi testate e qualificate in volo. Questa fase di maturazione è essenziale per eliminare i rischi e anticipare sviluppi così complessi. Per questo abbiamo convenuto (con i governi, ndr) di lanciare il prima possibile una fase di sviluppo di un dimostratore”.

Parigi e Berlino sembrano aver superato le resistenze industriali anche sul Main Ground Combat System (MGCS). Un via libera definitivo è atteso ora nel primo trimestre del 2020

Intesa raggiunta anche per il nuovo carro armato Main Ground Combat System (MGCS), il cui programma, strettamente intrecciato con il FCAS, era stato bloccato nei mesi scorsi dal Bundestag per divergenze relative alla suddivisione delle quote di lavoro. Parly e la controparte tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, dovrebbero infatti dare via libera al contratto di studio nel primo trimestre del 2020. Al programma partecipano lato industriale la francese Nexter e le tedesche Kmw e Rheinmetall. Il nuovo tank servirà a sostituire i Leopard 2 tedeschi e i Leclerc francesi entro il 2035. In particolare, la Germania è interessata ad acquisire 300 veicoli, mentre il fabbisogno francese è di 250 tank.

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