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Aeronautica, Francia e Germania finanziano la Fase 1A del FCAS

Da Parigi e Berlino i fondi per la prima fase dimostrativa del FCAS, ancora fuori la Spagna

Nonostante qualche frizione politica, che sembrava dovesse far ritardare il progetto, i governi francese e tedesco hanno assegnato a Dassault Aviation (capofila del programma) ad Airbus e ai loro partner industriali (MTU Aero Engines, Safran, MBDA et Thales) il contratto iniziale che lancia di fatto i dimostratori del sistema da combattimento aereo del futuro (FCAS). Il contratto quadro, denominato di Fase 1A, avrà una durata di 18 mesi (non coprirà l’intera fase di dimostrativa, che arriverà fino al 2026) e porterà alla messa a punto di dimostratori e tecnologie con l’obiettivo di iniziare le prove in volo nel 2026.

Il contratto di Fase 1A, che terminerà tra 18 mesi,  si svilupperà attorno alle principali sfide tecnologiche di ciascun dominio:  Next Generation Fighter, Unmanned Remote Carrier, Combat Cloud e motore

All’architettura del futuro sistema di combattimento europeo, rivale diretto del programma Tempest britannico – a cui partecipano anche l’Italia, attraverso Leonardo, e la Svezia con Saab -, le industrie europee coinvolte stanno lavorando dal 2019, nell’ambito della fase di studio del concetto comune (JCS-Joint Concept Study). In un primo tempo, la tappa appena lanciata sarà incentrata sulle principali sfide tecnologiche di ciascun dominio. In particolare – fa sapere la capofila – si lavorerà al  Next Generation Fighter pilotato, con Airbus quale partner principale; al Remote Carrier (RC) unmanned, dove Airbus farà da capofila e MBDA il partner principale; al Combat Cloud, con Airbus prime contractor e Thales partner principale e al motore, con i partner industriali Safran e MTU. Le aziende coinvolte svilupperanno congiuntamente un ambiente di simulazione atto a garantire la coerenza dei diversi dimostratori.

Questo contratto spiega la capofila Dassault permette all’industria di schierare le capacità necessarie allo sviluppo di questo progetto strategico per la difesa europea. Solo nella fase successiva è prevista la partecipazione della Spagna e l’allargamento a nuovi fornitori

“Il lancio della Fase 1A testimonia la fiducia politica e la determinazione dei Paesi e delle imprese coinvolte nel fare avanzare il programma nel quadro di una cooperazione ben bilanciata”. Dichiara Dassault Aviation. “Quest’ultimo passo permette all’industria di schierare le capacità necessarie allo sviluppo di questo progetto strategico di difesa europea”. Il FCAS sarà la chiave di volta che garantirà la sovranità operativa, industriale e tecnologica dell’Europa”.  La prossima tappa dei progetto sarà rappresentata dall’integrazione della Spagna (attraverso Indra), attualmente esclusa da questa prima fase, e dall’indicazione dei fornitori supplementari della Fase 1B, una volta terminata con successo la 1A, per la quale Bundestag e Difesa francese hanno approvato lo stanziamento di 77 milioni di euro ciascuno. La fase di sviluppo vero e proprio del sistema è prevista per il 2030,  con l’obiettivo di renderlo operativo nel 2040 come successore di Eurofighter e Rafale.

Leonardo, parte del Team Tempest, ha dimostrato sul sito britannico di di Luton le capacità di una nuova tecnologia di allerta radar (radar receiver/warner technology) come parte delle attività in corso di sviluppo per il nuovo sistema

L’Italia, come detto, partecipa invece al programma “rivale”, come parte integrante del Team Tempest, che sotto l’egida del Regno Unito sta sviluppando dal 2018 il sistema aereo di nuova generazione. Lo scorso dicembre, il gruppo italiano ha dimostrato sul proprio sito di Luton (UK) le capacità di una nuova tecnologia di allerta radar (radar receiver/warner technology) come parte delle attività in corso di sviluppo per il programma. Nel corso di una dimostrazione in laboratorio, il nuovo sensore ha mostrato una capacità di rilevamento quattro volte superiore rispetto a quelle di un radar tradizionale, pur essendo di dieci volte inferiore per dimensioni. Il ruolo di Leonardo è quello di sviluppare la sensoristica del Tempest e di ntegrarla nel sistema di missione della piattaforma. La società è al lavoro per la realizzazione di alcune delle avanzate tecnologie del nuovo programma, in linea con la tabella di marcia che prevede l’entrata in servizio del primo velivolo con la Royal Air Force nel 2035. Assieme a Leonardo, sono coinvolte BAE Systems, Rolls-Royce e MBDA.

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