Focus: volo orbitale e addestramento nell'ambito della missione verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Crosetto: Occasione unica per la Difesa e per l’Italia.
Decollano nel 2016 i furti d’identità e di account online

Le vittime, solo negli Usa, sono arrivate a quasi 15,4 milioni di consumatori
Nel 2016 c’è stato un aumento del 16% di furti d’identità, la quasi totalità legate a internet. Lo rivela il 2017 Identity Fraud Study di Javelin Strategy & Research. Questo ha raggiunto la cifra record di 15,4 milioni di consumatori Usa, registrando circa due milioni di aumento. Ciò, nonostante tutti gli sforzi presi dalle industrie della sicurezza informatica. Peraltro, i ricavi dai truffatori online (scammers) sono decollati da quasi un miliardo di dollari fino a 16. Complessivamente, lo studio ha rilevato che il 6,15 per cento dei consumatori è caduto vittima di furti d’identità. Questo è derivato soprattutto dalla crescita delle truffe legate alle transazioni online. In particolare quelle con carta non presente (CNP).
L’e-commerce e l’m-commerce sempre più colpiti
Le frodi nelle transazioni CNP, infatti, sono aumentate del 40%, parallelamente alla crescita dell’e-commerce e dell’m-commerce. Nel frattempo, l’incidenza delle truffe con i POS è rimasta sostanzialmente invariata dai livelli del 2014 e 2015. Decollano anche i furti di account, che registrano un incremento del 31% e una perdita generata di 2,3 miliardi (il 61% in più rispetto al 2015). Questa tipologia di crimine informatico continua a essere una delle più pericolose per i consumatori. A questi fattori si aggiunge l’incremento di nuovi account falsi, creati dal cybercrime. Ciò a seguito della sempre maggiore diffusione di carte e terminali EMV: lo standard globale per l’utilizzo di smart card, terminali POS e sportelli ATM per l’autenticazione di transazioni con carte di credito e di debito.
Javelin stila una serie di suggerimenti per ridurre i rischi
Javelin nello studio ha stilato una serie di suggerimenti per minimizzare i rischi e gli impatti derivati dai furti d’identità online. Innanzitutto si consiglia di essere cauti sui social media. Ciò modificando le impostazioni di sicurezza per far sì che il proprio profilo sia visibile solo alle connessioni autorizzate. A proposito, si invita anche a non accettare richieste di amicizia da sconosciuti. Inoltre, è buona cosa proteggere i propri account per lo shopping online. Usando sistemi di doppia autenticazione, se il sito lo consente, o password forti. Queste, infatti, rappresentano la prima linea di difesa su internet. Un buon metodo, se non si desidera aprire nuovi account nel prossimo futuro, è quello della security freeze. Richiedela costa qualche soldo, ma nessuno potrà aprire un nuovo rapporto di credito a nome dell’utente.
Aderire a tutti i servizi di alert e in caso di truffa, denunciarla subito
Per Javelin è fondamentale aderire a tutti i servizi di alert e notifiche, offerti dagli emittenti di carte di credito e debito, e considerare l’ipotesi di adottarne altri sulla identity protection. Inoltre, nello studio si invita a essere vigili sulle transazioni online. Ciò in quanto le truffe EMV presso negozi fisici stanno diventano più difficili per i criminali, a seguito dell’innalzamento degli standard di sicurezza. Infine, nel testo si consiglia di chiedere immediatamente aiuto nel caso si sia stati vittima di una frode. Le autorità e le istituzioni finanziarie o creditizie possono contribuire a limitare i danni e ad aiutare le forze di sicurezza nelle indagini.