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Cybercrime, nuovo tentativo di sextortion in Italia

Analisi tecnica del Malware Hunter JAMESWT

Nuovo tentativo di sextortion in Italia. L’esca è sempre la stessa: un presunto furto di dati compromettenti, che non saranno pubblicati dietro il pagamento di un riscatto. E’ tutto falso

Nuovo tentativo di sextortion ai danni degli utenti in Italia. Il testo della mail è simile a quelli circolati negli ultimi mesi e fa riferimento a un presunto hacker che si sarebbe intrufolato nel computer della vittima e avrebbe sottratto materiale compromettente, tra cui video e prove circa la frequentazione di siti porno.

Il criminale chiede quindi 1.000 dollari in Bitcoin entro un breve lasso di tempo per non diffondere i contenuti di cui dispone. Ovviamente, è tutto falso. L’autore del messaggio non possiede alcun dato sensibile della potenziale vittima, se non l’indirizzo email. Cerca solo di sfruttare gli elementi di possibili imbarazzi e dell’urgenza per sottrarre soldi ai destinatari. Non bisogna assolutamente pagare, ma semplicemente segnalare alla Polizia Postale il tentativo di truffa.

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